Federica, un folletto sulla musicaFornabaio pubblica il cd per pianoforte
Bella, simpatica, solare con un'apparente forte personalità ma fragile dentro. Questo e molto altro è la 24enne Federica Fornabaio, ha diretto a Sanremo Marco Carta ("pieno di energia") e Arisa ("entusiasta"). La compositrice pubblica il suo omonimo disco d'esordio per pianoforte solo e a Tgcom confessa: "Vivo di immagini, emozioni". E l'amore: "Nessuno capisce che sono dura in apparenza". Non chiamatela l'anti Allevi: "Siamo due mondi diversi".
Prodotto da Bruno Santori per Timanfaya, "Federica Fornabaio" contiene 11 tracce tra composizioni originali e due omaggi a Ryuichi Sakamoto e a Yann Tiersen (in esclusiva per il download digitale sono presenti altre 3 composizioni).
Dunque non sei la versione 'femminile' di Giovanni Allevi?No no per carità (ride, ndr)! Non sono in competizione con lui e non sento la necessità di esserlo. Abbiamo solo una comunione di intenti con la musica. Comunque mi spiacerebbe molto passare per l'anti Allevi.
Come definiresti le tue composizioni?Difficile da definire... Ma direi emotive e descrittive che virano verso il mondo delle colonne sonore. Sostanzialmente hanno molto a che fare con l'anima del cinema.
Per chi ti piacerebbe comporre?Paolo Sorrentino perché ha una visione originale del mondo cinematografico.
Nel 2007 sei stata la promotrice del progetto Lafè du Cafè ispirato al teatro Canzone di Giorgio Gaber. Cosa ti porti dietro quell'esperienza?La spensieratezza di vivere un progetto artistico articolato con un'amica carissima, Laura Seragusa. Un modo anche per deresponsabilizzarmi sul palco! Abbiamo messo assieme tanti aspetti dell'arte espressiva ma anche della musica. Anche perché ho sempre cercato di fare delle ricerche e di scoprire cose nuove.
La svolta per la tua carriera artistica risale a 17 anni per la tua prima composizione "Ricordi in Fuga"...Mi sono messa nei panni di un amico che aveva perso la fidanzata in un terribile incidente stradale. Mi aveva chiesto di comporre un tema su questi suoi stati d'animo. Ho cercato di scrutare il suo dolore e ho visto tanta rabbia e rassegnazione che ho cercato di tradurre in note.
Hai diretto a Sanremo Marco Carta e Arisa. Una definizione per loro?Marco è energico mentre Rosalba dire che è spiritosa è riduttivo, piuttosto è una ragazza entusiasta.
Tra i tuoi miti c'è Katharine Hepburn, perchè?E' una donna che è riuscita a mettere insieme l'eleganza femminile ma anche l'essere forte e determinata.
Un po' come te?Esatto. Ho una corazza per difendermi dal mondo esterno. Posso sembrare dura e determinata ma...
E' difficile starti vicino?Diciamo che i ragazzi non capiscono le mie fragilità, la mia voglia di sentirmi rassicurata e di essere coccolata.
Una compositrice fragile che ha anche la passione per la moda e la fotografia. Come coniughi le cose?Ho studiato all'Istituto Europeo di Design a Milano e mi sono appassionata alla fotografia. Per la moda mi piace molto fare degli abbinamenti ma mi affido a un giovanissimo stilista Marco Grisolia che ha un negozietto in Via Del Pellegrino a Roma. E' un talento puro.
La chiacchierata con Federica termina qui, le dico che sicuramente rispetto a Giovanni Allevi è più bella e forse anche più simpatica. Lei per tutta risposta scoppia in una fragorosa risata, ricca di solarità.
Andrea Conti
Fonte:
TGcom