Un mese con Montalbano, di Andrea Camilleri

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Sorella94
view post Posted on 29/12/2010, 15:39




Un mese con Montalbano è una raccolta di trenta racconti di Andrea Camilleri,
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pubblicata per la prima volta nel 1998 dalla Mondadori.
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imageMontalbano :bm:

Il titolo si collega al numero di racconti, che coinvolgerebbero il lettore per un mese esatto, leggendo un racconto ogni giorno, come afferma lo stesso autore nella Nota conclusiva. Sempre a detta dello scrittore, la serie è stata realizzata in poco più di un anno e due mesi, fra il 1 dicembre 1996 ed il 30 gennaio 1998. Gran parte dei racconti sono inediti, mentre altri sono stati pubblicati precedentemente in alcune riviste locali.

Racconti


La lettera anonima
Una lettera anonima giunge al commissario di polizia di Vigata, in cui si denuncia che Annibale Verruso poiché ha scoperto il tradimento della moglie Serena Peritore intende ucciderla.

La faccenda non "quatra" al commissario Montalbano, dato che delitti d'onore non se ne vedono più a Vigata, e soprattutto a chi risale la notizia contenuta nella lettera anonima? certo non ai coniugi che per diverse ragioni non avrebbero interesse nell'annunciare l'omicidio.

Spacciandosi al telefono per un alto dirigente, riesce ad ottenere alcune informazioni dal Consorzio Agrario di Montelusa, dove lavora Verruso, ed infine la domenica si reca egli stesso con un pretesto a visitare la coppia scoprendo che effettivamente qualcuno sta tradendo l'altro.

Dal suo collaboratore il poliziotto Gallo, il commissaro viene a sapere che Serena avrebbe una relazione con Giacomino Agrò, amico d'infanzia della signora la quale però ha sposato Verruso preferendolo per la sua migliore condizione economica.

Montalbano scopre anche che Verruso è stato derubato della rivoltella che su consiglio della moglie aveva acquistato, dopo che la sua casa a Monterussello era stata svaligiata.

Interrogata la signora, il commissario ha conferma dei suoi sospetti, ossia che la moglie voleva uccidere il marito insieme all'amante inscenando una rapina; ma in conclusione scopre che non era stata la moglie a spedire la lettera anonima, ma lo stesso amante che impaurito da cosa stavano per fare ha avvertito Montalbano.

L'arte della divinazione
Il giorno di carnevale il preside del locale Liceo si precipita nell'ufficio di Montalbano per denunciare un tentativo di omicidio ai suoi danni da parte dell'insegnante di francese che ha predetto che sarebbe stato assassinato.

La sigla

Montalbano tramite la lettura del "Manoscritto trovato in una bottiglia di Edgar Allan Poe" scopre l'assassino di un mendicante.

L'autore ha letto il racconto in prima persona nell'audiolibro Camilleri legge Montalbano.

Par condicio

Il commissario da una parte si trova a gestire l'inasprimento dei rapporti delle due grandi famiglie mafiose di Vigata (Sinagra e Cuffaro), dall'altra è impegnato nella ricerca di una ragazza straniera; seguendone le tracce si inoltra nella campagna siciliana.

Nel 2005 ne è stato realizzato un adattamento per la fiction televisiva Il commissario Montalbano, nell'episodio omonimo.

Amore
Michela, bellissima giovane di una poverissima famiglia, ad appena quindici anni fugge da casa per cercare una vita migliore che condurrà senza scrupoli e con annesse figliolanze, sino a quando s'innamora. riamata, del ragioniere del locale cementificio. Ma un giorno nell'ufficio di Montalbano si presenta la madre della giovane per denunciarne la prolungata assenza e soprattutto la mancanza dei denari che la figlia le dava mensilmente. In realtà Michela è scomparsa perché ha voluto regalare al sua amato ragioniere qualcosa che non ha mai dato agli altri uomini che ha conosciuto.

Una gigantessa dal sorriso gentile
Il ginecoloco Landolina, regolarmente maritato con una gigantessa dal sorriso gentile, offre serie garanzie di integrità etica e professionale a giudizio della severa famiglia di Mariuccia che viene affidata alle sue visite mediche che però si trasformano ben presto, con reciproca soddisfazione, in incontri d'altra natura. Ma ogni bel gioco, come quello del dottore e del malato, dura poco: Landolina scompare dalla circolazione suicidandosi alla scoperta che Mariuccia è rimasta incinta. Così almeno sembra che stiano le cose ma a Montalbano la faccenda "non quatra".

Un diario del '43

Un preside in pensione, amico di Montalbano, ha trovato un interessante diario, risalente al 1943, di un giovane fanatico fascista che, venuto in possesso di diverse bombe a mano, racconta di progettare un attentato contro gli americani sbarcati in Sicilia. Montalbano inizia un'indagine nel passato per scoprire se il giovane mise in atto il suo piano.

L'odore del diavolo
La signora Clementina Vasile Cuozzo, la maestra paralitica in pensione che ha conosciuto e aiutato Montalbano in altre indagini, confida al suo amico commissario che la sua amica Antonietta è perseguitata dal diavolo che avverte della sua presenza con un disgustoso odore di zolfo e di fogna. Montalbano, che non è certo un "chiesastico", incomincia a drizzare le orecchie...

Il compagno di viaggio
Il commissario si trova accanto nello stesso scompartimento di un treno un personaggio che ha appena ucciso la moglie.

Lo scrittore, nella Nota alla fine del libro, spiega che lo spunto per questo racconto gli venne offerto dal Noir in Festival di Courmayeur; il racconto è poi apparso nel maggio del 1997 sulla rivista Sintesi. Sempre Camilleri ha letto il racconto nell'audiolibro Camilleri legge Montalbano.

Trappola per gatti

In via Roma i negozianti pagano il pizzo alla famiglia Sinagra tramite il padrone del negozio di scarpe Pepè Rizzo, il quale non è un mafioso, ma soltanto un uomo sotto ricatto. Tramite un ingegnoso stratagemma, una trappola per gatti appunto, Montalbano riuscirà ad arrestare due membri della famiglia per spaccio di denaro falso.

Miracoli di Trieste
Il racconto - a quanto afferma l'autore nella Nota di fine testo - venne realizzato in occasione del festival Piazza Gutenberg su proposta del suo amico triestino Piero Spirito. La stessa storia è apparsa in Raccontare Trieste, un piccolo saggio edito nel giugno 1997.

Icaro

Tre tedeschi aprono un circo a Montelusa. Una donna, suo marito e il fratello amante della stessa donna. Un circo molto particolare apprezzato dai paesani e soprattutto dal "femminaro" Mimì Augello poiché lo spettacolo principale offre agli spettatori eccitanti visioni femminili. Un giovanissimo ragazzi si è così innamorato della bellissima artista che riuscirà a possedere nel suo camper. Scoperto però dal fratello e dal marito della ragazza, verrà usato per l'ultimo spettacolo: messo in mutande e in casco da astronauta viene appeso ad un cavo collegato ad un elicottero a 30 metri di altezza

L'avvertimento
Un barbiere, noto fascista di Parma, ne ha fatte di cotte e di crude nella sua città contro i nemici politici. Caduto il fascismo, si è rifugiato a Vigata dove ha fatto fortuna con un salone di barbiere che ha tramandato al figlio Carlo Memmi che si è nel frattempo sposato ed ha ampliato l'attività dopo la morte del padre: questi infatti, preso da nostalgia, è tornato nella sua città e lì è stato eliminato da chi, dopo tanti anni, non aveva dimenticato. Carlo Memmi ha poi venduto il suo salone e ora può dedicarsi alla sua passione di cacciatore e pescatore, quand'ecco che subisce una serie di incendi dolosi e attentati che culminano con l'avvelenamento del suo amato cane da caccia Pippo. Montalbano non crede che si tratti di avvertimenti mafiosi.

Being here...
Si tratta di uno dei racconti letti dall'autore all'interno dell'audiolibro Camilleri legge Montalbano.

Il patto
Andrea Camilleri scrive che questo racconto lo compose perché ci aveva pigliato gusto (in Note); è apparso sulla rivista cagliaritana La Grotta della Vipera alla fine del 1997.

Quello che contò Aulo Gellio
Aulo Gellio, l'antico scrittore latino, nelle sue Noctes atticae raccontava di Androclo. uno schiavo fuggitivo, che era diventato amico di un leone a cui aveva curato la zampa trafitta da una spina. Quando Androclo, divenuto cristiano, era stato condotto nel circo per essere sbranato era stato riconosciuto dal suo amico leone che invece di azzannarlo gli aveva leccato la mano: un evento giudicato miracoloso che aveva procurato la grazia della vita ad Androclo.

Anche Montalbano, mentre tranquillamente sta aspettando di cenare in una sperduta trattoria da lui scovata nei suoi giri gastronomici, subisce l'incursione di due malfattori mascherati di cui uno è seriamente intenzionato a farlo fuori; ed ecco che, come nel racconto di Androclo, uno dei due delinquenti colpisce il collega alla testa e salva così Montalbano da morte sicura. Perché lo ha fatto?

Il vecchio ladro

Un vecchio ladro Orazio Genco che non ha abbandonato il suo mestiere si svaligiatore di appartamenti una notte incappa nell'ex guardia notturna Romildo Bufardeci che lo vede uscire da una villetta delle vacanze vuota dei suoi abitanti. Bufardeci accusa Genco di furto ma Montalbano trova tutto in ordine nella villa e i suoi proprietari dichiarano che non manca nulla. Che ci faceva allora il vecchio ladro nella villa?

La veggente
Nel paesino sperduto dove il vicecommissario Montalbano sta percorrendo la sua carriera nella polizia, è arrivato un piccolo e malinconico circo che, fra gli altri miserevoli artisti, annovera la presenza di una prestigiosa veggente che indovina tutto a colpo sicuro così almeno a Montalbano raccontano i suoi colleghi. Montalbano incuriosito assiste allo spettacolo durante il quale la veggente accusa uno spettatore di essere un assassino. Qui c'è materia per le indagini del vicecommissario che non si tira indietro.

Guardie e ladri

Come ogni anno in occasione della riapertura della casa estiva, i coniugi Zito invitano Montalbano a cena da loro. Il commissario, amante del buon cibo, accetta molto volentieri perché conosce bene le doti culinarie della moglie di Nicolò Zito il giornalista di Televigata, l'amico che spesso lo ha aiutato nelle indagini.

Il figlio di Nicolò, il piccolo Francesco di 7 anni, rischia di rovinare la digestione di Montalbano perché insiste a voler giocare a tutti i costi a "guardie e ladri". Ma il gioco rischia di finir male perché non si riesce più a trovare il bambino che il commssario alla fine scopre essersi nascosto in una casa abbandonata.

Una brutta sorpresa per Montalbano che trova il piccolo Francesco ostaggio di un criminale armato nascosto nella casa diroccata.

Questa volta l'eroe della vicenda non sarà il commissario ma Taniné, la mamma del bambino, che armata di un fucile di caccia più grande di lei...

Tocco d'artista

Nicolò Zito il giornalista della televisione locale di Vigata, amico di Montalbano, conoscendo la sua passione per la letteratura, lo sveglia di prima mattina, per chiedergli chi fosse Jan Potocki. L' autore di Manoscritto trovato a Saragozza, sembra essere l'ispiratore del suicidio di Alberto Larussa, conoscente di Montalbano ed eccentrico orefice di Ragòna. Il libro dell'autore in questione si trova infatti accanto a una specie di sedia elettrica che l'orefice si è costruito da solo trasformando la sua sedia a rotelle.

Il suicidio è stato scoperto da un cacciatore, Martino Zìcari, che aveva sentito odore di bruciato e aveva chiamato le forze dell'ordine intorno alle tre e mezza del mattino.

Larussa, da trent'anni è costretto sulla sedia a rotelle per una caduta da cavallo, tanto da non aver mai più lasciato il paese d'origine. Così aveva scoperto le sue notevoli capacità per l'oreficeria, utilizzando solamente materiali poveri con cui realizzava grandi capolavori, che regalava agli amici.

Lo scantinato che aveva attrezzato come laboratorio era divenuto il suo ultimo luogo di vita. Le indagini dei Carabinieri guidate dal tenente Olcese non chiariscono la situazione, ma i giornalisti si interessano al fratello minore del defunto, Giacomo Larussa, che avrebbe ereditato il cospicuo patrimonio familiare.

Dopo venti giorni dalla morte viene effettivamente arrestato Giacomo per omicidio, grazie alla testimonianza di Filippo Alaimo, un contadino vicino che avrebbe visto la notte dell'evento la macchina di Giacomo.

Viene quindi ritrovato un testamento , in cui Alberto lascerebbe tutti i suoi averi al fratello Giacomo. Ma Montalbano, grazie ad un'intuizione, scopre che sarebbe stato lo stesso Alberto a falsificare la propria scrittura, sapendo così di incolpare il fratello.

Il giorno del suicidio, il 13 aprile è infatto lo stesso in cui trentuno anni prima Alberto era stato spinto dalle scale e aveva ricevuto delle lesioni alla spina dorsale irrimediabili; la storia della caduta di cavallo sarebbe stato un intervento del padre per coprire Giacomo.

Il libro di Potocki si riferiva infatti non alla particolarità del suo suicidio, ma al limite temporale che Alberto si era dato per la propria morte.

Indagando presso una ditta di conduttori elettrici, la Ruberti spa, scopre che la vittima aveva richiesto per ben due volte una notevole quantità di Xeron 50, un conduttore che gli sarebbe servito per iscenare il proprio suicidio mascherandolo però come assassinio del fratello su cui voleva vendicarsi, e con cui pochi giorni prima aveva messo in scena un riappacificamento.

Montalbano racconta tutto al suo amico giornalista, che riferisce al tenente Olcese che risolve brillantemente il caso.

Per la fiction tv Il commissario Montalbano nel 2001 è stato realizzato un episodio omonimo tratto dal racconto.

L'uomo che andava appresso ai funerali
Il portuale Cocò Alletto è rimasto vittima di un incidente sul lavoro che gli ha causato la perdita di una gamba. Da allora Cocò vive con la misera pensione dello Stato e passa il suo tempo a seguire i cortei funebri. Il disabile non dà fastidio a nessuno e tutti in paese lo conoscono per la sua mitezza sino a quando arriva una notizia che fa "strammare" il commissario Montalbano: Cocò Alletto è stato ucciso con un colpo di pistola in faccia, segno mafioso di grande disprezzo. Ma la mafia non c'entra niente.

Una faccenda delicata
Il direttore didattico del locale asilo comunale, Pasquale Loreto, chiede, in preda al panico e all'imbarazzo che lo fa balbettare, aiuto al commissario Montalbano per una faccenda molto delicata. La madre della piccola Anna sospetta attenzioni pedofile da parte del maestro Nicotra e, poiché non è del tutto sicura, non vuole denunziarlo apertamente per non rovinarlo ma ne chiede l'allontanamento: il che equivale, per i pettegolezzi che ne seguirebbero in paese, ad una condanna. Montalbano non potrebbe aprire, in mancanza di una denunzia ufficiale, con le indagini ma, con tutte le precauzioni del caso, decide di interrogare la bambina che gli fa capire che la pedofilia non c'entra niente.

Lo Yack

Salvatore Aguglia, compagnio di classe di Montalbano, soprannominato da tutti lo yack in seguito ad una lezione di scienze, diventa mercenario in Africa ed in seguito si sposa con una vigatese. lo yack, come Aguglia, è un animale che deve restare libero nelle praterie e non intrappolato nella rete del matrimonio. Per questo Aguglia maltratta la propria moglie, la quale lo abbandona. Da qui Aguglia inizia a sparare a tutte le persone che passano davanti casa sua. La polizia lo assedia, ma riesce a risolvere la situazione solo dopo l'intervento di Montalbano, il quale riconosce il suo ex compagno di classe.

I due filosofi e il tempo
Un marinaio "filosofo", così lo definirà Montalbano, viene accusato di avere massacrato di percosse una locale prostituta per eccitarsi ma un professore di filosofia teoretica che si trovava a passeggiare sul molo del porto di Vigata lo scagiona procurando al sospetto assassino un alibi per il tempo in cui è stato commesso il delitto. Il tempo però, come ben sanno i filosofi, muta a seconda da quale punto di vista lo si consideri.

Cinquanta paia di scarpe chiodate

Il capraio Michele Borruso, approfittando del caos seguito allo sbarco degli americani nel 1943 in Sicilia, depreda un magazzino militare italiano abbandonato, di cinquanta paia di indistruttibili scarponi chiodati, di così buona fattura che il figlio Gaetano, che la ha ereditate, le possiede ancora quasi tutte. Gaetano è stato più volte derubato delle sue capre da un capobanda malavitoso Casio Alletto che alla fine viene ritrovato morto con impressa sul viso l'impronta dei chiodi di uno scarpone militare. I sospetti si appuntano naturalmente su Gaetano che risulterà del tutto innocente.

Il topo assassinato

Montalbano sta facendo sul molo di Vigata la solita passeggiata meditativa ruminando nello stesso tempo bruscolini, ceci arrostiti e pensieri in libertà quando il suo occhio da sbirro coglie un'incongruenza in un topo morto che stava per calpestare: il topo infatti ha subito una laparotomia e, come accerterà l'irritabile dottor Pasquano che, tirato in mezzo dal commissario, ne ha eseguito un'irrituale autopsia, è stato gassificato. Quale emulo nazista si diverte a massacrare i topi?

Un angolo di paradiso
Quel maledetto Mimì Augello, che fa una discreta corte a Livia, la fidanzata di Montalbano in vacanza a Vigata, le ha magnificato come un angolo celestiale una lontana spiaggetta nascosta in una deserta insenatura verso cui ora si sta dirigendo remando, sudando e imprecando il commissario Montalbano che ha dovuto cedere alle insistenze della fidanzata. La spiaggia di sabbia finissima ed immacolata è un vero angolo di paradiso dove Livia appena stesasi al sole si addormenta. Anche Montalbano è costretto a riconoscere la bellezza incontaminata del posto che però nasconde qualcosa di infernale.

Capodanno

A Capodanno Montalbano si è preso l'influenza ed è costretto a letto con la febbre alta che però non gli impedisce di condurre lui le indagini che gli sta soffiando, approfittando della sua infermità, il suo vice Mimì Augello. Il caso riguarda, come lo ha definito Catarella, un "morto di passaggio" nell'albergo di cui la vittima era proprietario assieme alla moglie. Pur con la febbre a quaranta Montalbano, a dispetto di Mimì Augello, risolverà il caso.

Lo scippatore
Montalbano in trasferta per partecipare ad una conferenza dove si distinguerà per i tremori e i balbettii che lo caratterizzano quando è costretto a parlare in pubblico, subisce un tentativo di scippo da uno strano delinquente che, come è accaduto in altri precedenti casi, non cerca soldi; ma allora cosa lo spinge a rischiare la galera?

Movente a doppio taglio

Attilio Gambardella, sciancato e con gli occhi strabici, le orecchie a sventola e la bocca storta ora che giace morto colpito da una trentina di pugnalate sembra un cadavere scannato come tutti gli altri. La vedova, una specie di balena informe che con la sua massa terrorizza Montalbano, accusa apertamente il figlio dell'ucciso il quale avrebbe ucciso il padre per denaro. Il ritrovamento del testamento della ricca vittima però cambia le carte in tavola.

Amo questo libro già guardavo/ guardo la Fiction : Il commissario Montalbano :bm: ne sono innamorata :bm: :shifty:

Fonte : Wikipedia
 
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Evicola®
view post Posted on 18/1/2011, 23:13




CAMILLERI MI PIACE ABBASTANZA DEVO DIRE
ADORO I GIALLI
 
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1 replies since 29/12/2010, 15:40   4378 views
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